Descrizione
Emergenza COVID-19 - Cancellazione della seconda rata IMU
Decreto Legge 9 Novembre 2020 N. 149 “Decreto Ristori bis”
Il Decreto Ristori bis (Decreto Legge 9 novembre 2020, n. 149), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 279 del 9 novembre 2020 introduce ulteriori misure a sostegno dei settori e delle attività sospese a seguito delle misure restrittive, adottate con i D.P.C.M. del 24 ottobre 2020 e del 3 novembre 2020.
Cancellazione della seconda rata IMU (Art. 5)
In considerazione degli effetti connessi all’emergenza epidemiologica da COVID-19, per l’anno 2020, non è dovuta la seconda rata dell’imposta municipale propria IMU che deve essere versata entro il 16 dicembre 2020, concernente gli immobili e le relative pertinenze in cui si esercitano le attività riferite ai codici ATECO riportati nell’Allegato 2 del Decreto Ristori bis, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività economiche ivi esercitate, e che gli immobili siano ubicati nei comuni delle aree del territorio nazionale, caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto, individuate con ordinanze del Ministro della Salute adottate ai sensi dell’Articolo 3 del D.P.C.M. 03/11/2020 (cosiddette “zone rosse”).
Decreto Legge 9 Novembre 2020 N. 149 “Decreto Ristori bis”
Il Decreto Ristori bis (Decreto Legge 9 novembre 2020, n. 149), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 279 del 9 novembre 2020 introduce ulteriori misure a sostegno dei settori e delle attività sospese a seguito delle misure restrittive, adottate con i D.P.C.M. del 24 ottobre 2020 e del 3 novembre 2020.
Cancellazione della seconda rata IMU (Art. 5)
In considerazione degli effetti connessi all’emergenza epidemiologica da COVID-19, per l’anno 2020, non è dovuta la seconda rata dell’imposta municipale propria IMU che deve essere versata entro il 16 dicembre 2020, concernente gli immobili e le relative pertinenze in cui si esercitano le attività riferite ai codici ATECO riportati nell’Allegato 2 del Decreto Ristori bis, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività economiche ivi esercitate, e che gli immobili siano ubicati nei comuni delle aree del territorio nazionale, caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto, individuate con ordinanze del Ministro della Salute adottate ai sensi dell’Articolo 3 del D.P.C.M. 03/11/2020 (cosiddette “zone rosse”).
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Ultimo aggiornamento pagina: 08/01/2024 17:58:17